Personalmente non frequento le pizzerie, anzi, le temo.
La visione di un cameriere ascelluto che propone “faccio un bell’antipastino di mare caldo e freddo prima della pizza” ha distrutto i miei anni infantili e tormentato le cene di classe della mia adolescenza. Nonché quasi annullato i nobilissimi sentimenti che da sempre nutro per la pizza, che non è un piatto, ma una metafora nazionale. Fortunatamente esistono le eccezioni.
Reggio Emilia, Piazza 25 Aprile, piccolo scrigno che si schiude alla sinistra del Teatro Ariosto.
La Piccola Piedigrotta è veramente piccola, c’è sempre la coda e al sabato non accettano prenotazioni. Motivo? La pizza è veramente ottima, oserei dire perfetta: consistente, leggermente croccante, sottile al centro ma dai bordi alti e solidi. E ovviamente guarnita con ingredienti di questo nome (tra cui esclusivamente pomodoro San Marzano). Oltre alla indiscutibile bontà della pizza, che vi invito a provare appena possibile (tra cui la “Moka” piccola perversione senza pomodoro ma con granelli di caffè, sembra una stronzata ma fidatevi non lo è) la Piccola Piedigrotta mi ha piacevolmente stupito per due motivi.
1 Finalmente una pizzeria che fa la pizza e non propone menù spessi come le pagine gialle di Roma e infarciti di obbrobri quali le “mezze penne alla boscaiola” o i famigerati “tagliolini panna prosciutto e piselli” (ma ditemi la verità, esiste veramente qualcuno in possesso delle sue facoltà mentali che mangia ‘sta roba?)
2 La carta dei vini. Negli anni ’90 era considerato incestuoso e perverso bere vino assieme alla pizza, che doveva esclusivamente essere accompagnata da coca o birra (qualche tossico ci beveva addirittura la fanta, poi l’Onu ha votato una risoluzione per vietare l’abbinamento). Ma non dimentichiamo che gli anni ’90 hanno partorito Max Pezzali e l’inno di Forza Italia, quindi non mi fiderei troppo dei diktat di quel decennio… Alla Piedigrotta hanno alcuni vini molto interessanti, tra cui un buon aglianico rosè spumante e altri vini campani, quali la falanghina e il greco, che serviti belli freddi che si sposano molto bene con la pizza. Oltre a questi la cantina offre comunque molte ottime etichette dal Friuli alla Sicilia.
La selezione delle birre è accuratissima e vi trovano posto solo alcune birre prodotte da piccoli birrifici fuori dal mainstream.
A questo punto non vi resta che mettervi in coda e provare la Piedigrotta, magari concludendo con un mascarpone buono da morire e pesante quanto un sanpietrino…
Ah, il prezzo? Adeguato, 7,5 euro per una pizza ottima non penso scontenterà nessuno.