La bassa lombarda offre al viaggiatore interessanti variazioni paesaggistiche e Valeggio sul Mincio, identificato fin dai tempi dei longobardi come punto strategico per controllare la valle dell’omonimo fiume, è una piccola e graziosa trappola per turisti, con le sue casette in pietra bagnate dal fiume e i possenti torrioni del ponte visconteo che dominano il Borghetto. Decisi a evitare la processione di birkenstock e cotolette dell’ennesima “piccola Venezia”, ci siamo inerpicati a Barozzino, un paio di chilometri più a monte, dove il ristorante Al Fante scruta solenne la vallata da una spettacolare terrazza.
Un locale d’altri tempi, famoso per i suoi tortellini: ampio salone memore di mille comunioni, cresime e matrimoni, ingresso imponente, tutto appesantito dal legno e dai decenni. Ampi sorrisi, per un servizio antico, formale, al quale siamo disabituati: ci accomodiamo in terrazza, grande ma purtroppo soffocata da pannelli in plastica che però, su richiesta, possono essere rimossi.
Mentre interroghiamo un menù ricco ma banalizzato da troppe scaloppine e paillard, assaltiamo un più che discreto vivace dei colli veronesi, servito giustamente a temperatura glaciale. Antipasto di salumi artigianali con polenta, tortellini e sarde in saor.
Deludente l’antipasto, impiattato con uno stile reliquiario, con ostensione di alcune sparute fette di salame (buono), accompagnato da due fette di polenta arrostita (fredda): un aperitivo da offrire all’amico che si presenta inaspettato alla soglia di casa, più che un piatto degno di un ristorante con pretese e blasone.
Buoni i tortellini, assolutamente artigianali e generosamente cosparsi di burro e salvia: leggermente troppo cotti, purtroppo perdono quella consistenza coriacea che a volte fa la differenza. Niente da dire sulle sarde, piatto tipicamente adriatico ma qui, agli estremi lembi continentali della Serenissima Repubblica, se lo possono permettere. 35 euro a testa circa. Da un antico monumento della ristorazione locale, i cui fasti sono ancora ben visibili, ci si sarebbe aspettato di più: maggior calore, maggior abbondanza, maggior genuinità, che non dev’essere confusa con la deriva verso la sciatteria (vedi l’antipasto). Un mausoleo con alcune crepe che non riguardano il già citato servizio né l’ordine dell’ambiente ma una cucina rimasta ferma agli anni ’60, compreso il buffet di antipasti freddi, e alle gite domenicali dove poi si gettava un plaid a scacchi sotto un albero per smaltire il Custoza.
Ambiente: 7
Cucina: 6,5
Servizio: 8
Qualità prezzo: 6,5
Ristorante Al Fante
Località Barozzino, 5,
37068 Valeggio sul Mincio ( VR)
Tel. 045 795 0075