In seguito a una “pausa di riflessione” primaverile, Novequattro, eccellente novità gastronomica in zona Colli Portuensi, riapre i battenti dopo che purtroppo lo si era già dato prematuramente per spacciato. La re-inaugurazione è avvenuta lo scorso 25 giugno con un nuovo menù e un nuovo staff. Torneremo a breve con la speranza di vedere confermate le ottime impressioni della prima volta.
Aggiornamento: per dovere di cronaca aggiungiamo tra i commenti quanto pervenutoci dallo chef Paolo D’Orazio, che evidentemente non guida più la cucina del Novequattro. Attendiamo eventuali repliche dai gestori del locale. Precisiamo che le immagini relative ai piatti di Novequattro si riferiscono al periodo con Paolo D’Orazio in cucina.
Novequattro, Laboratorio del gusto a Roma, la luce (spenta) in fondo al tunnel
La situazione gastronomica capitolina è paragonabile allo stato delle sue strade: un percorso difficile da percorrere e irto di insidie in cui è facile farsi veramente male. Ed è anche doloroso dover ogni volta puntualizzare all’amico in visita (immancabilmente pietrificato in un’espressione da orfano dickensiano) che “nel centro di Roma si mangia male” (e se caca peggio, avrebbe aggiunto Funari), spendendo cifre talvolta fantasiose anche per un petroliere siberiano. Esistono rare, rarissime eccezioni (vedi Marco G a Trastevere di cui a breve), ma rimangono sommerse in un oceano di bruttura, scarsa educazione e piattume. Esaurito il breve, doloroso ma doveroso incipit, passiamo alle notizia del giorno: Novequattro, Laboratorio del gusto. Non siamo in centro storico, ma nel vivibile quartiere dei Colli Portuensi, alle spalle della caciara americanizzante di Trastevere. In una via tranquilla e discreta, dove sorgeva il noto ma altalenante Sedano Allegro, da pochi mesi era stato aperto un locale gradevole, di qualità, accogliente ma non spocchioso. E’ stato aperto ma subito chiuso, si apprende con rammarico mentre si scrive: problemi economici.
E allora la storia cambia e diventa inutile raccontare il solido e appagante gusto fatto di contrasti dei Ravioli al caffé ripieni di coda creati dallo chef Paolo D’Orazio, piatto della tradizione ringiovanito al pari di tanti altri che, uniti a un servizio puntuale e a una carta con prezzi ragionevoli, rendeva il Novantaquattro una boccata d’aria fresca tra le fregature del Ghetto e le primizie da surgelatore di Campo de’ Fiori. Veramente un peccato, giusto il tempo di una fugace fiammata, che speriamo torni ad ardere con maggior successo in un altra location. Magari andando a sostituire uno dei tremila, tremendi e tremolanti locali di una città che ondeggia pericolosamente verso l’apostasia gastronomica accontentando (e fregando) il turista invece di educarlo e offrendo pizza e cotolette dove si vorrebbero coratelle.
Novequattro
Via Dante De Blasi, 94 – Roma
tel. 06.95583853