Tag Archives: pasta fatta in casa

Napoli Strit Food Festival

12 Dic

napoli strit food festival

Nei cuoppi, i tipici cartocci a cono di carta gialla, frittatine di pasta, zeppulelle, crocchè, alici fritte, pizze fritte, scagliozzi, panzarotti e arancini sono i deliziosi cibi da strada di Napoli, un classico di lontana tradizione che ha fatto di alcuni quartieri come il Vomero un vero centro di richiamo culinario.

dal profilo facebook di Napoli Strit Food Festival

Proprio a questa tradizione, assai diffusa e proveniente da usanze più che radicate ancor prima di diventare un trend, è dedicato il primo Napoli Strit Food Festival che si terrà il prossimo maggio e di cui verrà proposta una ricchissima anteprima il 13 dicembre a Piazza del Gesù, nel cuore della città.

Nato da un’idea del manager Giovanni Kahn della Corte, creatore del brand “Johnnypizzaportafoglio”, il Festival ha l’intento di valorizzare la lunga storia culinaria di strada che di Napoli è un vivacissimo aspetto in continuo sviluppo, in grado di associare antiche ricette a contaminazioni fantasiose.

dal profilo facebook di Napoli Strit Food Festival

Trenta food truckers e numerose bancarelle, durante la Notte dell’Arte, proporranno dal pomeriggio fino a tarda ora le eccellenze tipiche partenopee con proposte gastronomiche gustosissime a prezzi decisamente democratici.

Napoli Strit Food Festival – 13 dicembre 2014 – Piazza del Gesù, Napoli

Imola: trattoria “E Parlaminté”, tagliatelle al ragù, sangiovese e grandi amarcord.

12 Set

Siamo a Imola, dove il Tempio della Velocità, l’autodromo Enzo Ferrari e i suoi fantasmi convivono con lo splendido Duomo dedicato a San Cassiano e i palazzi secenteschi dell’intellighenzia pontificia si perdono tra portici e vicoletti. In uno di questi si cela “E’ Parlaminté”, storica trattoria che trae il suo nome (il Parlamentino, appunto) dalle “cattive” frequentazioni anarchiche e socialiste della fine dell’800, quando qui si venivano a stilare manifesti programmatici infuocati dal sangiovese.

La famiglia Dal Monte ha aperto la trattoria nel 1985 e nel ’97 ha deciso di ridare al locale il suo antico aspetto, riportando alla luce i travi antichi e arredandolo con mobili di inizio ‘900: un ambiente piccolo, un ambiente intimo, dove si possono ancora percepire gli echi di furibonde partite a carte e l’aroma dei toscani che affumicavano le pareti.

Culatello, lardo di Dozza, patè di fegatini di pollo con piadina e poi gramigna alla salsiccia, tagliatelle al ragù, tortellini in brodo e costine di castrato: un piccolo mondo antico che percuote con la tradizione i modernismi inutili. La pasta fatta a mano è deliziosa: giusta consistenza e porosità permettono alle tagliatelle di legarsi all’ottimo ragù in un abbraccio che lascia soddisfatto il palato.

Ottime anche le costine di castrato con patate: tenero, polposo e ben cotto, un piatto da 8 che si becca un 7 per le patate al forno, riscaldate si, ma forse un po’ vecchiotte.

Interessante la matriciana di mare, con dadolata di tonno affumicato a sostituire il guanciale e gamberetti. L’ho assaggiata e non mi è dispiaciuta, ma sono un purista della tradizione e questi son piatti che lascio ai giovani coraggiosi.

Vini: Pignoletto e Sangiovese in caraffa. Discreti entrambi e a prezzi onesti, ci hanno accompagnato durante la serata senza far rimpiangere le etichette blasonate che decorano la cantina.

Caffè, ruhm Zacapa e tante chiacchiere attorno al tavolo con i due chef (padre e figlio) e la signora Dal Monte, a ripensare a quando Ivan Capelli andava lì a mangiare la gramigna e “l’Ayrton” infiammava le tribune.

33 euro pro capite, direi che vale una gita e mannaggia alla mia testa quando ho scordato la macchina fotografica

www.eparlaminte.it

Via Mameli, 33
40026- Imola (BO)
Tel. 0542.30144
E-mail: info@eparlaminte.it

Vera Milano oppure no? Antica Hostaria della Lanterna, in via Mercalli

13 Mag

 

Partiamo da un paradosso. Cercate “Hostaria della Lanterna” su web e i vari tripadvisors, 2spaghi etc vomiteranno decine di commenti entusiastici di questo tenore: “La vera Milano”, “I piatti della tradizione milanese cucinati come dalla nonna”, “un tuffo nel passato”.

Conoscendo molto bene il suddetto locale ed essendoci legato anche affettivamente mi sono quindi chiesto: ma la gente sa quali sono i piatti della cucina milanese? A quanto pare no, perché all’Hostaria della Lanterna si mangia bene, è vero, come dalla nonna, nel bene e nel male, ma mancano assolutamente gli ingredienti di base della cucina milanese.
Niente risotti, niente ossibuchi, ne verze, ne tantomeno nervetti o cotolette, nemmeno un accenno di lesso o un’ombra di cassoeula…
Buono il prosciutto (di Sauris, ergo friulano) tagliato a mano
Ottimi gli gnocchi fatti in casa con speck (altoatesino) e zafferano
Sempre piacevolissimi i maccheroni alla “disperata” con pomodoro, prosciutto e peperoncino: ricetta gustosa e inventata dalla Sciura, ma che di milanese non ha nemmeno il nome.

Strepitosa la pasta fatta in casa con il sugo di melanzane (se non sbaglio tipico ortaggio che cresce spontaneo sull’erbose rive del naviglio pavese…)

Sui secondi siamo più vicini alla tradizione, ma si tratta di piatti genericamente nordici, quali il brasato con la polenta, o d’estate il vitello con salsa tonnata, che invece è una ricetta preparata da bolzano ad acireale.

Quindi, perché tal “Clarian 64” mi deve scrivere entusiasta su tripadvisor “Un angolo di vera Milano!”??

Invito tutti a una riflessione: l’ambiente informale e old school, con i fiaschi di rosso, il menù letto a voce e in dialetto e il conto (peraltro adeguato agli standard cittadini) scritto a penna sulla tovaglia di carta, non devono obnubilare il palato e portare all’illusione di essere nell’ultimo tempio della gastronomia meneghina. L’unico pezzo veramente milanese è la proprietaria, sempre gentile e piuttosto folkloristica e che, bene sottolinearlo, non spaccia assolutamente la sua cucina per tradizionale.

Comunque, se non ci siete mai stati provate questa osteria: mangerete bene, berrete male, vi sembrerà di essere tornati negli anni ’70 e questo vi costerà 5 euro in più a testa di quello che dovrebbe essere il giusto prezzo. E ricordatevi di prenotare: Milano è colma di estimatori della vera cucina meneghina….

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