La cucina della Carnia rivista e fusa in un ambiente unico nel suo genere in tutta la provincia di Udine. Questo, in quattro parole, quello che William De Stales e Stefania Roverelli hanno realizzato creando In Plàit, libreria con cucina e B&B, a Cercivento di Sutrio.
Siamo a nord, oltre Tolmezzo, a nemmeno 20 chilometri dall’Austria, in un contesto quasi selvaggio, la valle del But, un susseguirsi di frazioncine microbiche nascoste tra la foresta e la roccia, separate ma unite nell’identità di essere non friulani ma carnici, che poi che cosa voglia dire nemmeno gli autoctoni lo sanno veramente spiegare. Ma è così e lo so si sente dalla loro lingua, continuamente rinnovata per adattarla al terzo millenio, e dalla loro tradizione culinaria assolutamente peculiare, sviluppatasi nei secoli in questi anfratti chiusi ma aperti ai varchi commerciali dell’impero austro ungarico e delle sue derivazioni slave.
Il titolare ti accoglie in questa villetta ben ristrutturata e si rimane colpiti e quasi urtati (dopo giorni di malghe foderate di larice, cervi impagliati, orsi impagliati, ubriachi impagliati…) dall’arredamento modernista, gli oggetti di design, le fusioni tra la tradizione (la stube in ceramica verde) col modernariato mittle europeo e i tavoli apparecchiati con gusto modaiolo e meneghino, dove la posata d’argento della nonna tiene compagnia a un bicchiere murano o a un vile Duralex degli anni ’70.
Si entra solo su prenotazione, i due ospitali et eccentrici anfitrioni dichiarano civettuoli che “per carità, questo per noi è solo un hobby”: 4 tavoli (di cui 3 vuoti), 2 ospiti, 1 stesso menù degustazione, fisso e insindacabile. Pena, una vigorosa aggrottata di sopracciglia del sig De Stales, svezzato dalla milano da bere, ma carnico fino al midollo…
Antipasto:
Tortelli al forno con lardo, piatto molto gustoso dell’appennino tosco/romagnolo, accompagnati da verdure sottolio (“del nostro orto” ovviamente) e fettine di lardo. Niente da dire, anche perché le verdure smorzano bene il grasso del nobile suino.
Primo:
Gnocchetti su letto di sedano: piatto locale a base di “squeta”, la tradizionale ricotta affumicata di queste zone, adagiati su una mousse di sedano emulsionato con olio extravergine. Delicati ma al tempo stesso decisi, soprattutto in fase digestiva
Secondo:
Salsiccia aromatizzata ai fiori di finocchio selvatico con patate saltate: eccitante nel nome, buono ma scontato nella sostanza. Buono ripeto, ma dopo piatti elaborati e ben presentati come quelli succitati, mi è sembrata una po’ una scivolata…
Dessert:
Cjarcions al forno. Qui i cjarcions sono il piatto nazionale e consistono in tortelli di erbe e patate che dalla forma originaria hanno subite tante variazioni tante quante sono le case della Carnia (con uvetta, con cioccolato, cannella, etc etc). Ma attenzione, non sono un dolce, ma un primo piatto: qui, licenza poetica, sono stati riportati alla primigenia povertà (ripieno di sole erbe aromatiche), messi in forno e serviti. Complimenti.
In Plàit, nel dialetto locale, vuol dire “in ascolto” e per metonimia anche il luogo dove si ascoltano gli altri, che in questo clima lontano millenni dal Mediterraneo così vicino, diventa per forza il focolare. Nomen omen: un luogo dove NON si va solo per mangiare ma per “fare un esperienza gastronomica”. L’uomo avvisato non prenota In Plait per poi passare la cena al telefono, ma anzi si sottoporrà, più o meno di buon cuore, ai ricordi del titolare che tra una portata e l’altra sfodera aneddoti ir-resistibili, ma comunque interessanti.
Prezzo: 35 euro compreso un ottimo tocai della casa acquistato a Cividale del Friuli, caffè e grappe. Un posto talmente difficile da comprendere che merita assolutamente una visita (senza fretta).
In Plàit – Libreria con cucina e B&B
Via di Sot, 51 – 33020
CERCIVENTO (UD)
Tel/Fax: 0433 778412
Cell: 346 5982771
www.inplait.com
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