Metti una cena in trasferta a casa di un amico e il tempo piovigginoso, mettici pure la prematura ultima goccia di vino ed ecco che la città si trasforma in un posto esotico da esplorare con attenzione e sguardo curioso.
Così arrivi al Caffè delle Passioni, Modena, zona ex-industriale dal fascino vagamente inquietante ma totalmente in via di recupero.
Punto di forza del locale è l’ampio spazio esterno con tavolini in legno e ferro, ombrelloni, lanterne in carta, barattoli liberati dalla marmellata per diventare portacandele, tappeti di puro sacco di juta (una volta contenenti caffè brasiliano), pouf in tessuto e grandi cuscini a terra. Un insieme altamente creativo che trasmette subito accoglienza.
Gli interni poi sfruttano bene il grande spazio dai soffitti alti e danno vita all’arredamento bohémien e di recupero in un mix che contraddistingue questo locale, riuscito e ben amalgamato.
Lampadari in cristallo, divanetti e divani consumati dal tempo, tappeti, seggiole e poltroncine molto chic e molto vintage, tavoli ricavati da vecchissime assi, librerie cariche di riviste e titoli interessanti a disposizione. C’è tutto per una totale declinazione di un minuzioso manuale di interior design, assai attuale.
Al Caffè delle Passioni si passa il tempo piacevolmente, accompagnati da una selezione musicale doc ma anche da concerti live e si può mangiare piatti originali, con quel pizzico di creatività in più. Noi abbiamo solo bevuto qualcosa dopo cena ma il posto ci è piaciuto molto. Si vede e si percepisce che nasce da una vera passione.
Via Carlo Sigonio, 382, Modena
tel. 366/9276018 – caffedellepassioni@gmail.com
dal mercoledì alla domenica, 17.30/1.00
Nei dintorni
il Duomo, esempio di romanico riccamente decorato e molto ben conservato, La Ghirlandina, torre campanaria e simbolo della città, Piazza Grande (tutti inseriti nella lista UNESCO come patrimonio dell’Umanità), il Palazzo Ducale, sede della prestigiosa Accademia Militare di Modena, la Porta della Pescheria sulla Via Emilia.